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Intervista a cura di Ilaria Rega
Luigi-PagliucaOggi intervistiamo Luigi Pagliuca,

nato a Milano, classe 1966, sposato con due figli, di 18 e 16 anni, diploma in ragioneria e laurea in Scienze Economiche. Esercita la professione di Commercialista.

Da sempre appassionato del bene comune, lavoro nelle istituzioni, da prima come Presidente del Collegio dei Ragionieri (2001/2007) e poi come Vice Presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (2010/2011).

Dal 2014 è il Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza per Ragionieri e Periti Commerciali (CNPR).
Nel 2005 si avvicina alla politica diventando Tesoriere del Coordinamento Città di Milano di Forza Italia e nel 2006 Coordinatore Dipartimento delle Libere Professioni Forza Italia Lombardia.
E’ stato consigliere regionale in Lombardia ed è consigliere comunale uscente a Milano.

Che cos’è Cassa Ragionieri?

La Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri gestisce, con la forma giuridica dell’Associazione di diritto privato, la previdenza dei professionisti economico contabili. Ne fanno parte i ragionieri commercialisti iscritti nella sezione A e gli Esperti contabili iscritti nella sezione B dell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili che esercitano la professione, anche se in pensione. Attualmente conta 25.771 iscritti e 8.757 pensioni in essere

 

 

Quali sono i principali capisaldi che hanno portato alla scelta di candidarsi e quale impegno state prendendo per migliorare Milano?

Intendo continuare il percorso iniziato in questi anni per un Comune che possa essere al servizio dei cittadini, facilitando il dialogo con la pubblica amministrazione. La mia idea è quella di semplificare la vita dei cittadini riducendo al minimo gli sprechi e garantendo la massima efficienza, attraverso la creazione, ad esempio, di un’unica carta servizi che raccolga i dati dell’abbonamento ATM, bikesharing e similari. E poi bisogna puntare sul lavoro.

In che modo?

Fornendo aiuti ed incentivi alle aziende che favoriscono gli impieghi a lungo periodo contro il precariato. Il Comune deve fare parte attiva affinché i giovani, durante tutto il loro percorso universitario, frequentino i luoghi di lavoro.

C’è poi la questione casa, che in città è molto sentita…

Le occupazioni abusive sono una piaga dilagante degli ultimi anni. Si dovrebbe iniziare a contrastare il fenomeno rendendo più leggera la burocrazia ed assegnando quelle case che, ad oggi, risultano ancora vuote. Se ci fosse una legge che consentisse a chi vuole entrare in una casa di pagarsi da solo la ristrutturazione per la messa in sicurezza, magari anche con la prospettiva di scalare quei costi dal canone d’affitto, il numero delle occupazioni diminuirebbe. Ci sarebbero due graduatorie: una per le case pronte e una per quelle da finire, e anche le seconde andrebbero a persone in lista. Quando una casa viene assegnata è più difficile occuparla.