Dopo i primi diciotto enti autorizzati il mese scorso di cui:3 Università (Napoli, Roma Tre, Firenze), 9 Collegi dei Geometri (di cui 4 toscani), 4 Ordini degli Ingegneri e 2 Collegi dei Periti industriali che potranno formare i tecnici e rilasciare loro la qualifica di certificatore energetico degli edifici, ora arrivano altri 26 soggetti:
– il Consiglio Nazionale Geometri e i relativi Collegi Provinciali di Teramo, Palermo, Nuoro, Taranto, Viterbo, Pistoia, Lucera, Barletta-Andria-Trani, Treviso, Lecce, Foggia;
– gli Ordini degli Ingegneri di Catanzaro e di Lecce;
– l’Ordine degli Architetti di Padova;
– il Consiglio Nazionale dei Geologi;
– i Collegi dei Periti Industriali di Ascoli Piceno e Fermo e di Terni;
– il Collegio Nazionale dei Periti Agrari e quello di Caserta;
– le Società Accademia Eraclitea, ISES ITALIA e Sinergie;
– il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata presso l’Università degli Studi di Padova;
– il Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agro-Ecosistemi dell’Università degli Studi di Catania;
L’Ente formatore, pubblico o privato, per attribuire la qualifica di certificatore energetico deve richiedere ed ottenere l’autorizzazione del Ministero, secondo quanto previsto dal Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici (Dpr 75/2013).
Con le modifiche introdotte dal decreto Destinazione Italia, il corso durerà almeno 80 ore ma è obbligatorio solo per determinate classi di Laurea e Diplomi.
Il Ministero sottolinea inoltre che l’Attestato di Prestazione Energetica degli edifici che rilasciano i certificatori è uno strumento utile per valorizzare la qualità degli immobili, ed un’opportunità per la creazione di nuove figure professionali esistenti.