Rubrica a cura di Angelo Luigi Camillo Ciribini
ciribinilL’iniziativa cosiddetta Smart Living assunta dalla Regione Lombardia è, nella percezione generale, certamente, almeno temporaneamente, «oscurata» dallo sforzo che il Settore delle Costruzioni sta compiendo per sostenere il tentativo governativo di racchiudere entro una cornice sistematica di medio-lungo periodo le politiche di intervento sulla Rigenerazione Urbana, sulla Prevenzione Sismica, sul Riassetto Idrogeologico: la cosiddetta Casa Italia.

Eppure, la sensazione è che questa Strategia Industriale, popolata e condizionata da supporti fiscali e da disavanzi finanziari, si nutra, sul versante del Sistema delle Costruzioni, di una forte connotazione analogica.

È come se il Settore, duramente provato da una crisi recessiva strutturale da cui non ha mai voluto trarre sino in fondo le considerazioni relative alle cause ultime, cercasse, con determinazione, di recuperare interamente la sua antica e consolidata identità, rivendicando per se stesso le competenze e i saperi che, per svariate ragioni, sembrano essere spesso clamorosamente stati assenti in precedenza: una sorta di storytelling che connota anche la Edilizia di Sostituzione, ma che involontariamente accentua il passato del Settore con una intonazione negativa.

È come se, infatti, nonostante la sempre più evidente avanzata dell’Economia Digitale, la focalizzazione non potesse che rimanere sull’edificio energeticamente non performante, sull’edificio collassato, sull’edificio alluvionato.

È come se, anziché puntare su una narrazione che dislochi altrove gli elementi caratterizzanti del Comparto, per renderlo più attrattivo e reputazionale, ci si concentrasse su una dimensione, per così grossolanamente e scorrettamente dire, quantitativa, secondo cui la natura intrinseca del Settore (ad esempio, la sua intersettorialità) ne garantisse la centralità, nell’economia nazionale, a prescindere da ogni cambio di paradigma, da qualsiasi innovazione radicale.

Tra l’altro, nei Paesi più evoluti l’incidenza del Comparto è inferiore alla soglia comunemente indicata per il Nostro Paese.

In altre parole, per il Comparto, tautologicamente e autoreferenzialmente, «l’Edificio è l’Edificio», «l’Infrastruttura è l’Infrastruttura».

È evidente che l’organismo edilizio che è energeticamente positivo assicura un maggiore benessere, che l’organismo edilizio che resiste alle azioni sismiche salvaguarda la vita umana, che l’organismo edilizio che non subisce il fenomeno alluvionale consente la tutela della proprietà, ma è, altresì, palese che il grande sforzo in atto a livello internazionale è quello di ripensare il Prodotto Immobiliare e Infrastrutturale sotto una luce assai differente, quello della Construction as a Service.

La sensazione è, perciò, quella che sia tremendamente assente una riflessione avanzata che permetta di reinterpretare il Territorio e i Cespiti che su di esso insistono in termini, appunto, «Digitali».

Living Services è una espressione, adoperata da Accenture, che, in effetti, ben rende il significato ultimo di una Grande Trasformazione che promette, entro pochi lustri, di stravolgere sia l’essenza dei Prodotti sia il ruolo degli Operatori.

Si badi bene: a differenza, ad esempio, del Settore Bancario, la Digitalizzazione, a meno della improvvisa robotizzazione dei cantieri più minuti, non minaccia la scomparsa delle entità analogiche (lo sportello e la filiale per la banca), ma, conservandone la presenza, crea l’illusione della propria sopravvivenza indiscussa.

Non sono solo, infatti, l’ingresso diretto nel Comparto di Airbnb, Amazon, ecc., o l’impostazione digitale che si danno BTicino o Saint-Gobain o, ancora, la connotazione sulla Smart City di A2A, a indicare una strada precisa, che non si può racchiudere nella Domotica, nella Home Automation, e così via.

Anzi, il suo fulcro risiede in dispositivi remoti come, tra gli altri, Watson IoT di IBM, che si alimentano, appunto, di Dati Eterogenei, purché computabili.

Si tratta, infatti, di un percorso in cui compaiono almeno due termini decisivi (Connessione e Cognizione), che traguardano, però, un orizzonte che è assolutamente estraneo al modo di pensare, alla mentalità dei Player Tradizionali, in quanto parla di Servizio (di Immateriale), parzialmente contrapposto alla Tangibilità del Cespite e alla Detenzione della sua Proprietà, che è, peraltro, cifra caratteristica dei Grandi Protagonisti della Uberification come espressione dell’Economia Circolare e della Disintermediazione.

Anzitutto, la Connettività del Cespite fa sì che esso sia relazionato, in tempo reale, con i flussi energetici che esso può produrre, accumulare e scambiare, nonché con i sistemi di allerta e di logistica essenziali in caso di eventi sismici e alluvionali.

In realtà, però, il Bene Fisso si connette specialmente con le Reti, con i Veicoli, con, in particolar modo, gli Utenti (Residenti, Occupanti, Viaggiatori, ecc.).

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Fonte: Accenture

La Connessione, tuttavia, di per se stessa non sarebbe sufficiente a segnare il destino potenziale del Settore se non si accompagnasse alla Cognizione, alla possibilità di rendere i Cespiti Cognitivi, vale a dire capaci di supportare, tempestivamente, Servizi fortemente Personalizzati ed Evolutivi agli Utenti Geolocalizzati spazialmente, in virtù di una capacità computazionale di analisi dei dati che sono generati dall’Ecosistema Digitale Connessoy67.

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Fonte: Innovate UK

In pratica, ritornando all’ambito indicato dalla Regione Lombardia, si tratterebbe di immaginare la costituzione di una Filiera alla Scala Urbana e Territoriale composta, oltre che dagli Attori Tradizionali delle Costruzioni, da Financial Arranger, da ICT Company, da Multi Utility, da Produttori di Appliance, da Erogatori di Servizi alla Persona.

È chiaro che una entità cosiffatta non potrebbe essere denominata società di ingegneria o impresa di costruzioni, ma è parimenti evidente che, specie se relativa a un Patrimonio Costruito, possa vedere un ruolo non del tutto passivo di Professionisti e di Costruttori.

Sfortunatamente, questa prospettiva non è avvertita come impellente dagli Operatori del Settore, anzi, essi, come detto, cercando di enfatizzare la Dimensione Tangibile e Analogica, in qualche modo, per indebolire, «smaterializzare» quella Immateriale e Digitale: dopo i recenti e tragici fatti calamitosi Professionisti e Costruttori «si mobilitano».

Sarà una decisione saggia sul lungo termine, contemplato anche dal Governo nella propria Politica di Sistema per il Territorio (per la Smart Land?)?

ibm