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Alessandro Colciago, Direttore Generale, Harley & Dikkinson Finance

Alessandro Colciago, Direttore Generale, Harley & Dikkinson Finance

Pubblichiamo un estratto dell’Intervista ad Alessandro Colciago, Managing Director, Harley & Dikkinson per il Settimanale de il Quotidiano Immobiliare.

La tematica legata ai processi di rigenerazione e riqualificazione delle città impone di trovare soluzioni innovative sotto tutti i profili: concessori pubblici, tecnico amministrativi, finanziari.
In particolare, per quest’ultimo aspetto, il ruolo delle banche appare un po’ ridimensionato a causa delle difficoltà legate all’erogazione del credito agli operatori soprattutto di piccole dimensioni. Harley & Dikkinson Finance, società italianissima a dispetto del nome, ha elaborato una formula che, in collaborazione con gli istituti di credito, finanzia i condominii che desiderano appaltare lavori di recupero e che comportano l’intervento di una serie di imprese della filiera dell’edilizia, dell’impiantistica e della componentistica. Ne abbiamo parlato con il Managing Director, Alessandro Colciago.
Qual è il modello di business che caratterizza la vostra società con riferimento al sistema immobiliare? In particolare verso quale tipologia meglio si adatta?
L’ottica con cui H&D si è mossa con gli Istituti di Credito per lo studio delle soluzioni finanziarie di seguito descritte si basa  su un cambio del modello di business in due aspetti cruciali:
• la scissione tra debitore del capitale da un lato e debitore
degli oneri finanziari dall’altro;
• il finanziare non più l’appaltatore bensì i suoi clienti.
Quest’ultimo aspetto, che riduce il problema della bancabilità di un’azienda, assieme al ritorno dell’investimento grazie al risparmio generato dall’intervento eseguito tranquillizza la Banca che si rende dunque più propensa alla concessione del credito a tassi vantaggiosi, soprattutto nelle realtà condominiali.

Nel campo della rigenerazione immobiliare in Italia vi sono enormi possibilità. In quale ottica è stato costituito il REbuilding network? E chi ne fa parte?
REbuilding network è nato letteralmente sul campo, dalle richieste di un mercato sempre più bisognoso di un interlocutore
unico, oltre che autorevole, e che sapesse unire alla tecnologia più all’avanguardia aspetti abilitanti come la certificazione
di sostenibilità e la finanza.

Abbiamo quindi cercato di coinvolgere tutte le industrie che in modo complementare potessero dare il loro valore aggiunto agli interventi all’edificio tout court: dall’involucro con Saint Gobain, all’impianto con Riello, all’illuminazione con i Guzzini, il tutto coadiuvato da un sistema di integrazione e controllo di Schneider Electric. A chiudere il cerchio, la finanza rappresentata proprio da H&D e la certificazione di sostenibilità che fa capo ad Habitech.
La vostra attività si rivolge anche ad operatori del mercato real estate di dimensioni maggiori quali ad esempio le SGR e le società quotate? Con quali servizi approcciate questa tipologia di clienti?

Gli obiettivi sono diversi e a più livelli: passare dal concetto di efficientamento energetico di un immobile alla sua valorizzazione,
fino al produrre nuovi posti di lavoro grazie alla diffusione di una cultura della riqualificazione edile. E’ il network delle principali
industrie del settore che uniscono le loro competenze per creare nuove e più performanti Soluzioni Sistemiche, integrate dai prodotti finanziari ideati da H&D Finance con gli Istituti di Credito aderenti.

In particolare H&D vanta un’esperienza nella predisposizione di due diligence tecnico-economiche, nell’advisory per Fondi di Private Equity e nella consulenza strategica, organizzativa e finanziaria per le aziende del settore e grandi società di gestioni, fondi di investimento, ecc. In quest’ambito, H&D costituisce specifiche reti di imprese (ascensoristi, termotecnici,edili,…) per offrire grazie alla sua consulenza tecnico finanziaria un valore aggiunto alla gestione della filiera immobiliare.
Possiamo avere qualche numero sui volumi di fatturato e difinanziamenti erogati nel corso del 2013?
Stiamo gestendo delibere assembleari per circa 100 mln di euro.

Per leggere l’articolo integrale clicca qui: Articolo (2)

Guglielmo Pelliccioli

estratto da:  Il Settimanale de Il Quotidiano Immobiliare