calzolariMaurizio Calzolari, lavora da tempo nel settore dell’Impiantistica e del riscaldamento,

ha lavorato molti anni  presso un’azienda produttrice di apparecchi  di riscaldamento fino a ricoprire incarichi come amministratore delegato per importanti aziende del settore, è stato anche presidente della CNA milanese.

Ha conseguito negli anni accreditamenti e corsi per la certificazione, è certificatore di enti locali e certificatore energetico iscritto al Cened.

La C.S.T. Centro Servizi Termici, l’azienda fondata da Maurizio Calzolari, nasce nel 1985,  specializzata nella conduzione e manutenzione di impianti termici, ha la certificazione ISO 9001:2008 e la certificazione ESCO 11352:2010.

E’ altamente specializzata sulla riqualificazione energetica.  E’ un’azienda del settore del riscaldamento,  che si occupa principalmente di gestione, conduzione e manutenzione, impianti di riscaldamento.

La filosofia della CST è sempre stata quella di fare una netta divisione tra la vendita di energia e l’utilizzo di energia:  noi non abbiamo mai venduto energia, possiamo affrontare  qualunque problematica di risparmio energetico, scevri dal doverci confrontare da eventuali carenze  o mancanze di fatturato, per minor energia venduta, quindi indubbiamente, liberi di scegliere e consigliare le migliori soluzioni sul mercato.

Da tale situazione dovuta al quadro normativo europeo e nazionale emerge la contraddizione per cui  le aziende di distribuzione fanno attività “post- contatore” o collaterali, che rischiano di entrare in conflitto di interesse con il bene primario che è il Risparmio energetico e quindi anche in conflitto con il consumatore finale. Il compito del terzo responsabile di un impianto di riscaldamento oltre a essere il conduttore deve essere anche il consulente e propositore di migliorie energetiche (vedere DPR 412/93); è il primo professionista che ogni Condomino/ Amministratore deve essere coinvolto il  tale operazioni,  le altre figure vengono di conseguenza.

Da apprezzare, secondo Maurizio Calzolari, il nuovo decreto legislativo 102 del 2014, dove si comincia a parlare, come in Europa, di attività di riqualificazione energetica e non di contratti servizio-energia, poi però nelle note il decreto riparla di contratto servizio-energia.

Un risparmio energetico,  non può essere vincolato a una forma contrattualistica, è  vincolato alle norme presenti dove vi deve essere un risparmio garantito, noi nelle nostre offerte di riqualificazione energetica e/o di manutenzione, grazie anche alla collaborazione con Harley & Dikkinson,   diamo dei minimi garantiti di risparmio energetico, corrispondiamo il 20% del costo energia consumati in più rispetto ,ai valori indicati nell’offerta. Questo è un modo per dare un valore ad una proposta seria di r riqualificazione energetica o di rapporto tra le parti , considerandolo a tutti gli effetti un investimento e noi crediamo che questa sia la via da seguire in Italia.

Purtroppo anche a causa del fatto che la norma non lo richieda, vi sono molti ostacoli al percorrere tale via.

Nel nostro modello operativo  favoriamo una triangolazione d’interessi  tra tre soggetti importanti dove ognuno deve  ottenere le proprie soddisfazioni: il condominio rientrare  il più rapidamente  possibili dall’investimento , l’istituto finanziario  ottenere il tasso d’interesse in modo veloce, il proponente per dimostrare la propria valenza e motivo per rimanere sul mercato . Come si nota le altre figure sono importanti ma complementari al progetto. In Italia si deve formare una vera e propria cultura a riguardo

Infine  nell’ottica di riqualificazione energetica si è posta molta enfasi sugli impianti di riscaldamenti e poco sulle opere edili quali la coibentazione, il cappotto, che forniscono grandi vantaggi energetici ma di costo elevati e anche qui la scelta di richiedere la consulenza del terzo responsabile/esperto energetico è quanto mai una scelta appropriata

Un altro punto centrale è comprendere che fare un investimento in efficienza energetica deve significare anche un ritorno in termini di risparmio e quindi monetizzabile, questa è l’unica via a mio parere per innescare dei circoli virtuosi che convincano i consumatori ad investire sulla Riqualificazione e l’efficientamento .

Ilaria Rega