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Qual è la mission di Ecoarea better living?
chi-siamo-spECOAREA Srl è una società di servizi alle imprese che mira a promuovere la cultura del vivere sostenibile e lo sviluppo del mercato di prodotti e tecnologie green, seguendo un modello di business centrato sulle 4E: ETICA – ECOLOGIA – ECONOMIA – EFFICIENZA. Coerente con la sua mission, ha investito nella creazione del centro polifunzionale ECOAREA, un modello di bioarchitettura, un edificio a basso impatto ambientale, dimostrativo e didattico, dedicato alla Green Economy. ECOAREA sviluppa e promuove anche la formazione di qualità, proponendo nella sua sede di Cerasolo Ausa seminari tecnici, convegni, corsi di formazione per operatori del settore, artigiani, libero professionisti e progettisti, con un’attenzione alle dinamiche e agli sviluppi del mercato.

Verso quale direzione si sta muovendo il Green Habitat ?
Il settore della green economy è destinato a diventare la spina dorsale di una nuova economia, non più basata sull’utilizzo dispersivo delle risorse, ma sul loro impiego più intelligente e sostenibile. Risposta scientifica e attuabile ai problemi energetici su scala locale e globale, la green economy, o economia verde, non è più un modello di sviluppo utopistico ma una realtà su cui uomini, imprese, nazioni lavorano ogni giorno per conseguire sempre maggiori benefici economici nel rispetto dei parametri di tutela ambientale.
I punti di riferimento di questo nuovo corso dell’economia mondiale sono: il programma ambientale delle Nazioni Unite, che dal 1972 opera a favore della tutela dell’ambiente e dell’utilizzo sostenibile delle risorse naturali attraverso l’United Nations Environment Program, e i Gruppi di lavoro del Consiglio nazionale della green economy.5-ecoarea171212-002 Sulla base dei documenti giuda, prodotti dalle istituzioni di cui sopra, è possibile individuare alcuni settori strategici su cui è maggiormente necessario attivarsi nella promozione e divulgazione di strumenti e servizi integralmente (o anche parzialmente) “sostenibili”. Si tratta di materiali a basso impatto ambientale, tecnologie verdi, efficienza energetica, energie rinnovabili, servizi per l’ecosistema, mobilità sostenibile, alimentazione biologica, reuse design e finanza e credito. Ecoarea ha inteso rappresentare in qualche forma ognuno di questi settori strategici nello SMART building, in maniera tale da farne una sorta di “display permanente” delle tematiche green più urgenti e universali, in grado di portare all’attenzione dei professionisti, delle imprese e del pubblico interessato alla green economy, elementi di conoscenza e spunti di riflessione qualificati e aggiornati.

Ci siamo incontrati nell’ambito di Condominio Eco a Rimini, quali sono le convergenze tra Ecoarea e il mondo dei condomini?
Dare rilevanza a un salone dedicato al condominio nel grande palcoscenico di Ecomondo – un evento importantissimo, di grande attualità ed interesse come dimostra il successo della manifestazione – significa focalizzarsi su un milione di edifici, abitati da quattordici milioni di famiglie. Per arrivare a parlare di Città Sostenibile o di Smart City, concetti cari ad Ecoarea, occorre partire dalle singole unità, per questo abbiamo voluto dare il taglio della ecosostenibilità al nostro salone sul Condominio organizzato in sintonia con Federcondominio. Tutti sappiamo che gli edifici sono energivori, che divorano il 40% del totale dei consumi energetici del Paese e che le abitazioni, insieme ai servizi e ai trasporti urbani, rappresentano oltre l’80% della produzione di CO2.
La stragrande maggioranza di queste attività si concentra nelle città e la sfida di uno sviluppo sostenibile si può vincere solo se siamo disposti a ripensare l’intero “organismo” urbano, concentrando la nostra attenzione sulla riqualificazione, rigenerazione e ristrutturazione degli edifici. La tanto decantata “efficienza energetica” non è altro che un insieme di azioni e di interventi alla portata di tutti, a partire dalle singole famiglie. Minori consumi di energia significa ripensare il modo stesso di abitare e di costruire. Ridurre i costi energetici vuol dire intervenire su un patrimonio immobiliare obsoleto, oggi assolutamente insostenibile. Occorre fare migliore comunicazione partendo dal basso e qui gli Amministratori di Condominio o, meglio, i Gestori Immobiliari, hanno una grande responsabilità, quella di sensibilizzare i singoli condòmini per far capire loro che il cambiamento è non solo necessario, ma indispensabile. Ma gli Amministratori vanno aiutati in questo compito e le Associazioni, gli espositori, le mostre e i convegni di Condominio Eco auspicano che questo salone possa contribuire a informare e sensibilizzare i visitatori verso tematiche che sono di fatto soluzioni volte a migliorare la qualità della vita e a combattere la crisi.
L’edilizia è sempre stata il motore principale della nostra economia e se il momento congiunturale non ci permette di sostenere il settore con nuove costruzioni, pensiamo a come migliorare le condizioni abitative di ciò che già esiste attraverso le ristrutturazioni e le riqualificazioni. Avremo solo vantaggi: risparmio sulle bollette, incremento del valore dell’immobile, migliore qualità dell’aria e del clima all’interno dei luoghi, minori emissioni di CO2, mantenimento e creazioni di posti di lavoro. Eviteremo pesanti sanzioni della Unione Europea che, da un lato incentiva pesantemente questi interventi, ma dall’altro ci farà pagare multe salatissime se non rientreremo nei parametri stabiliti entro il 2020.

A che punto siamo in Italia con la presa di coscienza dei temi legati all’ecosostenibilità?
La situazione italiana va contestualizzata nel più ampio quadro europeo, orientato verso un nuovo sviluppo socio economico, caratterizzato in senso ecosostenibile. Ne è prova il sostegno che la Comunità Europea – aiuti a fondo perduto (fino al 100%) – fornisce a quelle imprese e alle idee imprenditoriali che si caratterizzano in senso eco-innovativo. Molti i gruppi, le associazioni e i progetti che operano per lo sviluppo e la diffusione della green economy in Italia. Il più accreditato a livello istituzionale, a cui Ecoarea better living è collegato (grazie al gemellaggio con Planet Life Economy Foundation), è il Consiglio nazionale della green economy, riconosciuto dal Ministero dello sviluppo economico. Esso, per statuto, “costituisce per il settore una sede di confronto, di analisi, di proposta e di iniziativa: coinvolgendo organizzazioni di imprese di diversi settori, con lo scopo di dare più forza e peso ad una visione condivisa e a un’azione comune”.
7_fullPortando la questione dal piano istituzionale a quello dei cittadini e delle imprese, va detto che vi è un fortissimo interesse da parte di cittadini e consumatori ad avere informazioni aggiornate sulle reali ricadute di tutto ciò soprattutto in termini di convenienza e risparmio. Questa funzione informativa, soprattutto nel campo della eco-innovazione, è richiesta a figure qualificate come quelle dell’architetto, del progettista, dell’urban planner, dell’energy manager (per citarne solo alcune) che in Ecoarea possono incontrare, parlare e collaborare direttamente con le aziende, alle quali il progetto Ecoarea better living fornisce strumenti e servizi (gratuiti e a pagamento) di comunicazione e promozione dei propri vantaggi competitivi. Imprenditori, ricercatori, professionisti e sostenitori dello sviluppo sostenibile trovano qui un contesto fecondo di scambi e affari con ricadute positive per la propria redditività, l’ambiente e l’intera collettività. Avere esperienza diretta di ciò che è davvero green e trasformare le nostre vite in better living, fa parte della mission di Ecoarea che su questi e argomenti ospita e organizza settimanalmente workshop, convegni e incontri, spesso aperti al pubblico.

Romano Ugolini – Presidente di Ecoarea better living

Ilaria Rega