Per il secondo articolo della nostra rubrica ho scelto un mio approfondimento, redatto con il contributo di Newcoh, uscito su Quotidiano Immobiliare di sabato scorso.
Buona lettura
Il cohousing nasce come risposta a un desiderio sempre più forte di socialità e di condivisione, oltre al bisogno di uno stile di vita sostenibile. La si potrebbe vedere come la versione evoluta dei rapporti di buon vicinato, in passato improntati alla solidarietà e allo scambio e ormai scomparsi dagli orizzonti delle grandi città come Milano. È un modello abitativo già ampiamente diffuso nell’Europa del nord e continentale e nei paesi anglosassoni, che ha preso piede anche in Italia da qualche anno, grazie al lavoro precursore e pionieristico di Newcoh, la società che per prima ha promosso progetti di cohousing in Italia e che oggi vanta cinque progetti realizzati e due in corso. Una sfida, in tempi di crisi, che è stata vinta rivoluzionando il modello tradizionale del mercato immobiliare.
Sul sito di riferimento www.cohousing.it, gravita una community di 18.000 iscritti in costante crescita, i progetti al vaglio del team della società sono in media 6/7 al mese, tutto ciò a dimostrazione del fermento che il cohousing suscita negli operatori e nei destinatari finali… ma è necessario spiegare quanto sia delicato e preciso il percorso innovativo che porta alla realizzazione di un progetto di cohousing. Per leggere l’articolo integrale scarica l’allegato. Cohousing il modello vincente (1)
Annalisa Ferrazzi