VALORE GREENQuando, qualche mese fa, ho accennato al cambiamento che ci saremmo dovuti attendere dal mondo finanziario auspicavo proprio alla nuova apertura al mercato di cui oggi, come H&D, siamo orgogliosamente testimoni.
Mi riferisco alla sensibilità che le banche stanno cominciando a dimostrare verso il mondo della riqualificazione degli immobili, visto sempre più come un volano da cui trarre opportunità su più fronti.
Sarà la crisi immobiliare che ha limitato le compravendite e dunque la richiesta di mutui, grande cavallo di battaglia per gli istituti di credito fino a un decennio fa, sarà il contributo, seppur ancora limitato, della recente riforma condominiale che ha finalmente messo un po’ d’ordine in un mondo dai contorni spesso grigi e fumosi, piuttosto che i continui moniti legislativi europei e nazionali, qualunque sia la causa scatenante, una cosa è certa: gli interventi di ristrutturazione e, soprattutto, di efficientamento energetico sugli edifici e in particolare sui condomìni sembrano fare sempre meno paura al mondo finanziario e attrarre, anzi, sempre più la sua attenzione, laddove soprattutto si innescano meccanismi virtuosi di garanzia e di ulteriore business.
A conferma di ciò, riprenderei l’esempio di Credito Condominio Consumer Facilities appena accennato in quel passato articolo per annunciare un ulteriore passo avanti di un prodotto già di per sé unico ed esclusivo per le peculiarità che lo contraddistinguono.
Si tratta di un finanziamento rateizzato (mutuo chirografario) concesso dalla Banca (parliamo di Banca Popolare di Milano) al Condominio il quale, con regolare delibera in assemblea straordinaria dei condòmini, autorizza l’Amministratore, certificato H&D, a richiedere il prestito per finanziare spese di innovazioni, opere di manutenzione, riparazioni straordinarie di notevole entità, ricostruzione dell’edificio, effettuate da un’Azienda appaltatrice, anche questa certificata H&D.
Il condominio rimborserà le somme erogate mediante pagamento periodico di rate costituite da sola quota capitale costante. Gli interessi (calcolati sulla base dell’anno commerciale di 360 giorni), saranno a carico dell’impresa appaltatrice e le verranno addebitati in via anticipata, attualizzando il valore degli stessi all’atto dell’erogazione delle singole tranche di utilizzo di cui l’impresa risulterà beneficiaria a fronte della presentazione in Banca delle relative fatture avallate dal direttore lavori. Il piano di ammortamento potrà essere preceduto da un periodo di preammortamento, in cui è previsto il pagamento di soli interessi (calcolati a decorrere dalla data valuta di erogazione e fino alla messa in ammortamento del capitale finanziato), al tasso nominale annuo (TAN).
Questa la versione standard da un po’ sul mercato che ha permesso la riqualificazione ad oggi di più di un migliaio di condomìni sul territorio nazionale.
Dov’è dunque la novità?
La novità sta nella durata del prestito. Oggi è possibile richiedere una rateizzazione di 84 mesi, dunque di due anni in più rispetto a prima. Ma il punto cruciale che dev’essere sottolineato a dovere è che questa concessione può avvenire o sotto specifiche condizioni bancarie oppure per interventi green al di sopra dei 200.000 euro.
Risulta chiaro a questo punto che il risparmio generato dai lavori eseguiti e certificato da H&D entra finalmente di peso nella valutazione della sostenibilità finanziaria dell’operazione.
È l’inizio della vera rivoluzione, seppur ancora silenziosa, del GREEN.

Annalisa Ferrazzi