Dal 29 maggio 2015, è in vigore la L. 22 maggio 2015, n. 68, recante “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”. Tale importantissima riforma, attesa da quasi vent’anni, non solo introduce nel codice penale un intero titolo (VI bis) dedicato ai “Delitti contro l’ambiente”, ma riporta modifiche allo stesso Testo Unico Ambientale (introducendo persino una Parte VI bis sulla“Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale”) ed al D.L.vo n. 231/2001 (in particolare all’art. 25-undecies, recante i reati presupposto ambientali).
Intanto il 2 aprile era entrato in vigore il D.L.vo n. 28/2015, recante disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, impattante anch’esso sui reati ambientali.
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