Rubrica a cura di Angelo Luigi Camillo Ciribini
Per il Settore delle Costruzioni uno dei temi predominanti concerne la comprensione di come effettivamente i Processi possano influenzare i Prodotti all’interno di una nuova cultura industriale.
La tematica da affrontare riguarda essenzialmente, pertanto, il Prodotto Immobiliare e Infrastrutturale, nel senso di come esso si ponga nei confronti del crocevia occorrente tra Transizione Energetica, Transizione Digitale e Transizione Sociale.
In sostanza, sia per quanto riguarda l’Opera (il Cespite Connesso: specie nel suo essere oggetto pre-esistente di conservazione o di trasformazione) sia per quanto ne concerne i Componenti, emergono prepotentemente alcuni tratti distintivi:
1) la Evoluzionalità del Manufatto;
2) la Connettività del Manufatto;
3) la Normativa Situazionale che riguarda il Manufatto Connesso e la propria capacità di soddisfare esigenze dinamiche;
4) la Prestazionalità intrinseca del Manufatto nella propria Vita Utile di Servizio;
5) la Operazionalità del Manufatto in funzione dei Servizi da erogare in relazione a esso nel Ciclo di Vita;
6) la Geo-localizzazione del Manufatto, in rapporto all’utilizzo delle Big Data Analytics.
La natura cangiante del Prodotto Immobiliare o Infrastrutturale lo pone, dunque, al centro di percorsi che si intrecciano all’interno della Società e della Economia Digitale:
1) il tema energetico-ambientale che, partendo dall’ottimizzazione convenzionale dell’intero Cespite, sfocia nella sua individualizzazione in termini di auto-apprendimento e di personalizzazione dei Comportamenti degli Occupanti;
2) il tema digitale, che, a far data dalla Modellazione Informativa, permette al Settore dell’Ambiente Costruito di dilatarsi nella Smart Land e nell’Internet of All Things and Services;
3) il tema sociale che, dalla maternità lavorativa, alla popolazione che invecchia, alla migrazione, fa convergere il tema energetico-ambientale e quello digitale nella Polìs, nella dimensione politica: come già, peraltro, avviene sugli Spazi Formativi nella strategia governativa.
Si intravede, perciò, nella nozione, aggiornata e rivisitata di Prodotto, la chiave interpretativa di Processi che, in definitiva, conducono il Settore delle Costruzioni a divenire Industria di Servizi alla Persona, investendo direttamente, più che in passato, gli Stili di Vita.
Se, dunque, da un lato la forte Innovazione Tecnologica sul Prodotto implica una altrettanto decisa Innovazione Organizzativa e Contrattuale sul Processo, da un altro, il Prodotto diviene il «luogo» in cui si reificano, si materializzano, in maniera inedita le classiche questioni sociali dell’Architettura e dell’Edilizia: da Rudofsky e De Carlo a Ratti ed Aravena.
La Quarta Rivoluzione Industriale, tuttavia, racconta ed evoca la Competitività Relazionale, l’Ingegnere Integratore di Sistema, la Connessione tra Uomini e Dispositivi, vale a dire le Catene Strategiche di Fornitura Intelligente, le Soft Skill delle Data Analytics, la relazione tra Realtà differenti.
Non è, dunque, forse sui Processi Produttivi (l’Assemblaggio), bensì su quelli Cognitivi (la Telemetria) che si può giocare una analogia tra cultura costruttiva e cultura manifatturiera.
In ogni modo, i temi energetico-ambientali rappresentano l’approccio alla Strategia Complessiva di più immediata comprensione ed evocazione (quelli più facilmente spendibili anche sul mercato del consenso), quelli digitali (ciber-fisici) costituiscono il veicolo attraverso cui la «Grande Trasformazione» può avvenire, quelli sociali offrono la direzione destinale dell’incontro tra Cyber City e Scientent City.
Angelo Luigi Camillo Ciribini, DICATAM, Università degli Studi di Brescia