Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di FIVRA
Nella seduta del 10 novembre 2016, la Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, ha approvato l’aggiornamento del documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”.
L’aggiornamento del documento, originariamente approvato il 25 marzo 2015, si è reso necessario per recepire le novità introdotte dalle modifiche al Regolamento CLP e dal Regolamento n. 1357/2014 che ha modificato le regole per l’attribuzione del codice CER ai rifiuti.
Il testo risultante conferma il ruolo delle Note Q e R del Regolamento CLP: è sufficiente la conformità ad una sola delle due affinché le fibre siano classificate non pericolose:
Nota Q: la fibra ha superato con successo un test di bio-solubilità
Nota R: la fibra ha un diametro medio ponderato (DLG-2ES) superiore a 6 micron
Le lane minerali prodotte e distribuite dai soci FIVRA sono tutte conformi alla Nota Q; la conformità non è auto-dichiarata, ma è certificata da EUCEB, ente terzo che ne verifica la rispondenza nel tempo.
La novità più importante delle nuove Linee Guida riguarda le modalità per l’attribuzione del codice CER ai rifiuti costituiti da FAV.
L’identificazione del corretto codice (17.06.03*, rifiuto pericoloso, o 17.06.04, rifiuto non pericoloso), segue ora i medesimi criteri contenuti nel Regolamento CLP: se la fibra è conforme alla Nota Q o R, il rifiuto avrà codice CER 17.06.04 (rifiuto non pericoloso), altrimenti avrà codice CER 17.06.03* (rifiuto pericoloso).
A tal riguardo, una novità importante introdotta dalla nuove Linee Guida è che la Nota R dovrà essere verificata analiticamente, mentre la Nota Q dovrà essere verificata per via documentale, essendo sufficiente quanto contenuto nelle schede sicurezza che accompagnano i prodotti in lana minerale.
In altri termini, in fase di smaltimento rifiuti le lane minerali prodotte dai soci FIVRA non devono essere sottoposte ad alcuna ulteriore verifica: sono automaticamente riconosciute come rifiuti non pericolosi. Questo risultato è importante perchè evita la realizzazione di ulteriori test, senza compromettere l’assoluta sicurezza degli operatori e degli utenti.
Le nuove Linee Guida confermano altresì che per l’istallazione e la rimozione di FAV conformi alla Nota Q o R è sufficiente l’applicazione delle norme base di prudenza: indumenti da lavoro, mascherina protettiva usa e getta, guanti, eventuali occhiali protettivi.
Per le FAV classificate pericolose, invece, sono necessarie maggiori precauzioni.