di Alessandro Isella

boklokAvere una casa ecosostenibile non è necessariamente costoso. Lo dice IKEA che, dopo aver conquistato il mercato dell’arredamento d’interni, qualche anno fa si è affacciata al mondo delle costruzioni, confezionando la prima abitazione prefabbricata pronta all’uso, completa di arredamento, servizi, elevate prestazioni tecniche e di durevolezza e, soprattutto, efficiente dal punto di vista dei consumi energetici. Il tutto per una cifra che va dai 45.000 ai 90.000 euro.

IKEA ha già iniziato a vendere questo tipo di abitazioni in Svezia e in Inghilterra, riscuotendo un discreto successo. Il prezzo è sicuramente attrattivo, ma altrettanto lo sono le modalità di acquisto e di progettazione dell’abitazione. IKEA, infatti, fornisce il “pacchetto casa” completo di arredamento, mobili, installazione, montaggio e manutenzione, senza che l’utente debba perdere tempo e denaro nel decidere quali mobili comprare, come disporli e a chi farli installare. Il punto di forza di IKEA è allo stesso tempo una debolezza: non tutti gli utenti, infatti, sono disposti ad accettare una casa standardizzata, ma vorrebbero personalizzarla nell’arredamento e nei dettagli.

A far pendere la bilancia a favore del prefabbricato ideato da IKEA potrebbe essere la crescente attenzione che la popolazione rivolge alla bolletta energetica. La casa IKEA si pone all’avanguardia dal punto di vista energetico e dei consumi: la struttura porta il brand BOKLOK, il quale avvia un progetto che si basa sull’obiettivo ultimo di fornire ai propri utenti una struttura abitativa di elevato confort, isolamento termico e coibentazione, economico in primis e soprattutto che ben si inserisca nell’ottica sempre più ricercata del risparmio energetico e dell’ecosostenibilità (prefabbricatisulweb.it).

Il progetto BOKLOK non è stato l’unico ingresso di IKEA nel mercato delle costruzioni. Recentemente, sempre nell’ambito dei prefabbricati, è stato approvato e premiato il progetto “Better Shelter”, delle piccole casette di 17,5 mq con un telaio robusto e pieghevole in acciaio rivestito da plastica riciclabile e pannello solare, perfetta per ospitare fino a cinque persone. Chiaramente, il progetto, ideato da Johan Karlsson e finanziato da IKEA Foundation, è rivolto a rifugiati, profughi e terremotati, tanto che, dal 2015, sono già state consegnate più di 16.000 casette in Iraq, Gibuti, Nepal e Grecia. Anche in questo caso IKEA ha progettato una costruzione all’insegna della semplicità, della sicurezza e dell’economicità, fortunatamente senza trascurare, anzi mettendo in primo piano, gli aspetti sociali, ambientali ed energetici delle proprie creazioni.

L’innovazione portata da IKEA potrebbe sicuramente contribuire ad aumentare l’efficientamento energetico nel settore delle costruzioni, in primis in Europa, coinvolgendo in particolare le fasce della popolazione a basso reddito. È chiaro però che il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico che si è posta l’Europa, da raggiungere entro il 2020, devono necessariamente passare dal mercato della riqualificazione degli edifici esistenti che sono responsabili del 40% dell’inquinamento atmosferico e nei quali è più alto il potenziale di risparmio energetico e di riduzione dei consumi. Integrare un’efficiente e efficace riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente con le innovazioni portate da IKEA nel mercato delle nuove costruzioni potrebbe essere la soluzione vincente.