di Alessandro Isella

JulienEichinger_1Monitorare e misurare il grado di sviluppo Smart delle nostre città è la sfida lanciata da Ernst &Young. La multinazionale da dieci anni si occupa di individuare degli indicatori sempre più precisi e coerenti che ci permettano di sapere quanto è Smart il luogo dove viviamo. Dal lavoro di EY è nato lo Smart City Index, un indice che ci permette di stilare una classifica delle Smart City italiane; prima, però, di entrare nel dettaglio della lista delle città del nostro paese, è opportuno analizzare i parametri e le caratteristiche dello Smart City Index.

L’indice elaborato da EY è innanzitutto uno strumento nato con lo scopo di effettuare un ranking di tutti i capoluoghi di provincia italiani; il ranking si propone di fotografare la situazione di ogni città fornendo uno strumento di analisi alla Pubblica Amministrazione che si articola su tre livelli:

  • Permette alla città oggetto dell’analisi di conoscere il proprio posizionamento rispetto alle altre città e identificare strategie di medio termine.
  • Consente alle Regioni di effettuare un benchmark delle città sul loro territorio, permettendo di adottare strategie coerenti per la creazione di una “Smart Region”.
  • A livello nazionale, consente allo Stato di pianificare e identificare le linee guida per le Smart City.

Inoltre, lo Smart City Index, consente alle aziende private operanti, ad esempio, nel settore dell’ICT, della mobilità o dell’energia di individuare le aree di intervento più profittevoli e pianificare il proprio business.

Una volta compreso lo scopo dello Smart City Index è utile capire quali sono i parametri che prende in considerazione per elaborare il ranking. Per sapere se una città è più o meno smart bisogna tenere conto di numerosi fattori, spesso interconnessi tra loro. Per questo motivo lo Smart City Index tiene conto di ben 470 indicatori; la maggior parte di questi (326) si riferiscono ai quattro strati su cui si articola una smart city:

  • Infrastruttura e reti: tiene conto degli elementi legati alle telecomunicazioni, trasporto, energia e ambiente di una città.
  • Sensoristica: verifica la presenza di tecnologie IoT legate alla rete stradale, all’illuminazione, alla sicurezza degli edifici e alla videosorveglianza.
  • Service Delivery Platform: analizza gli elementi di readiness, di dematerializzazione, integrazione e interoperabilità di una città.
  • Applicazioni e servizi: analizza la qualità dei servizi cittadini legati al government, alla mobilità, al turismo, alla cultura, alla scuola e alla sanità.

In aggiunta a questi quattro macro-parametri, la ricerca di EY tiene conto anche di due ambiti di analisi aggiuntivi, per un totale di 144 indicatori:

  • Smart citizen e vivibilità della città: gli indicatori appartenenti a questa categoria analizzano sia elementi quantitativi, come il grado di sviluppo di bike/car sharing o il numero di interventi di riqualificazione energetica degli edifici, sia elementi più qualitativi come la presenza di verde pubblico, la sicurezza stradale o le caratteristiche della mobilità.
  • Benessere della città: analizza gli elementi strategici, politici, economici e normativi di ogni città quali, ad esempio, le norme sulla raccolta differenziata o le strategie e i piani adottati per l’energia sostenibile.

L’accuratezza e la completezza degli indicatori appena descritti hanno permesso di stilare un ranking nazionale, oltre che a numerosi ranking specifici per categoria di analisi o ambito di applicazione.

Nel prossimo articolo di questa rubrica scopriremo quali sono le città posizionate ai primi posti della classifica stilata da Ernst &Young.

(Continua)