Intervista a cura di Ilaria Rega
lionettiOggi pubblichiamo l’intervista di Pino Lionetti, 64 anni,amministratore professionista Anaci e Consigliere provinciale e nazionale dell’associazione. La politica per lui, insieme alla musica, è sempre stata una passione esercitata con leggerezza ma sempre con lo stesso entusiasmo, fin da quando aveva 20 anni. Inoltre afferma: “Ho scelto di candidarsi nella Lista Sala ravvisando nella stessa la capacità di rappresentare il mondo delle professioni e delle Imprese con un’attenzione particolare al sociale e al Terzo settore, non in maniera ideologica ma pragmatica e manageriale”.
Lei si candita, nel vostro programma sono previste azioni per facilitare la transizione verso case a Impatto zero,  riqualificazione, oltre che la costruzione di nuovi immobili?

Uno dei miei propositi, qualora fossi eletto in Consiglio comunale, è quello di favorire il risparmio energetico negli edifici attraverso azioni combinate, pubblico/privato, per incentivare i cittadini a riqualificare i loro immobili e a renderli più efficienti , sia dal punto di vista economico che ambientale

Lei è anche un amministratore di condominio, secondo lei cosa può fare l’amministratore attivamente per far comprendere ai condomini l’importanza della riqualificazione integrata?

Occorre innanzitutto avere norme chiare e semplificate, da parte dell’Ente pubblico, che consenta ai Condomini di comprendere chiaramente che una riqualificazione solo parziale del proprio immobile non ottiene i risultati sperati, ne dal punto di vista economico ne dal punto di vista del comfort. Una volta constatato che l’investimento può dare significativi ritorni, dimostrabili con calcoli semplici, la comprensione viene da se.

Cosa suggerirebbe al legislatore per facilitare l’innesco di circoli virtuosi di Riqualificazione integrata?

Il legislatore ha già emanato diverse norme che facilitano interventi di riqualificazione, tuttavia occorre introdurre meccanismi di garanzia, da parte dello Stato o dell’Ente Locale, Regione e Comune, che consenta al cittadino di accedere a finanziamenti agevolati e garanzie per le imprese che il loro lavoro sarà pagato. Occorre che il Comune si faccia garante, presso gli Istituti di credito o finanziarie, di eventuali morosità che spesso oggi non consentono l’accesso al credito.