Rubrica a cura di Annalisa Ferrazzi
Il mercato edile è in continua evoluzione, richiede risposte sempre più mirate con una visione che sia però globale.
Formazione, competenza, interattività diventano dunque i punti cardine da cui partire per evolvere con lui.
Ma con il mercato sta evolvendo anche la figura dell’amministratore di condominio. Già la riforma 220/2012 e ora il DM 140/2014 preludevano a una sua mutazione genetica, imponendo obblighi e oneri che, nell’interesse dei condòmini, in sostanza preannunciano un profilo che dovrà possedere una cultura immobiliare ancora più ampia di quella legalmente richiesta, che trovi la sua espressione nella capacità di affrontare aspetti gestionali concreti, anche sotto per esempio il profilo finanziario ed economico. Un ruolo sempre più propositivo, in stretto collegamento con professionisti di vario genere e che sia in grado di risolvere rapidamente e nella maniera più soddisfacente, sotto il profilo della qualità del risparmio e quindi della sostenibilità, tutti i problemi del condominio garantendone altresì, dove possibile, un’effettiva e completa valorizzazione.
Proprio per questo, le principali associazioni rappresentative degli amministratori di condominio si sono riunite in un gruppo di lavoro dell’UNI e hanno ultimatoun nuovo progetto che aggiorna la “vecchia” norma UNI 10801.
Il nuovo progetto di norma definisce quindi i requisiti relativi all’attività dell’amministratore di immobili al fine di fornire a proprietari, condòmini e a tutta la comunità, un’effettiva garanzia sui servizi erogati nelle diverse forme e sulla trasparenza ed efficacia della gestione tecnico-amministrativa dei loro beni e servizi immobiliari; in risposta anche al quadro europeo delle qualifiche (EuropeanQualifications Framework – EQF) e alle linee guida UNI per l’elaborazione di norme specifiche sulle professioni non regolamentate in base alla legge 4/2013.
La futura norma UNI pone l’accento sull’importanza di un’adeguata formazione per l’amministratore condominiale, fornisce indicazioni sulla corretta gestione dello studio e sulle caratteristiche personali che un buon professionista deve possedere.
In linea con tutto ciò Harley&Dikkinson sta promuovendo l’evoluzione dell’amministratore di condominio a property manager attraverso un percorso formativo che parte proprio dal core business di H&D, la finanza.
Il modulo proposto in aula lo scorso 9 giugno ha toccato infatti i seguenti argomenti specifici:
- BISOGNI DEL CONDOMINIO
- NORMATIVE VIGENTI IN TEMA DI FINANZIAMENTO DEL CONDOMINIO
- FONDAMENTI DI FINANZA
- STRUMENTI FINANZIARI E ORGANIZZAZIONE DOCUMENTALE
Il corso ha riscontrato un ottimo favore tra i partecipanti a dimostrazione dell’evoluzione percepita come necessaria dagli addetti ai lavori stessi, di fronte alle esigenze del mercato.
La maggior parte degli intervenuti ha infatti dichiarato che gli argomenti trattati erano solo in parte di loro conoscenza e che desiderava comunque approfondirli, ma c’è stato anche chi non li conosceva affatto.
Tutti si sono dimostrati concordi nel ritenere fondamentali queste tematiche e nell’augurarsi che vengano riproposte anche in futuro.
Il prossimo appuntamento è previsto con gli amministratori Anaci di Genova.