Le aste immobiliari, nell’ultimo decennio, hanno attirato l’interesse di un pubblico sempre più ampio, probabilmente spinto e attratto dalla prospettiva concreta di poter comperare casa risparmiando sul reale valore di mercato.
Di recente, le aste sono diventate uno strumento validissimo e reale per acquistare casa, però non molti sanno che le origini di questa tipologia di vendita risalgono all’antica Roma. Infatti, si dice che gli antichi romani annunciavano la vendita pubblica attraverso un’hasta; una lancia che si piantava sul territorio del “pubblico incanto” e come segno della pubblica autorità – indicava il posto in cui avveniva lo scambio o la vendita. Ed è proprio in questi momenti e in questi luoghi che gli antichi romani ripartivano il loro bottino di guerra.
Fino a quasi 10 anni fa le aste erano aperte solo ad un numero ristretto di persone, ovvero gli addetti che già per motivi professionali frequentavano regolarmente i tribunali. Oggi tutti possono partecipare ad un’asta, basta presentare idonea domanda compilata unitamente al deposito cauzionale.
Anche per questo motivo durante gli anni si è verificato un trend di crescita delle aste. Dopo una lieve frenata alla fine del 2015, i numeri sono tornati a crescere nel corso del 2016: i tentativi di vendita giudiziaria risultano essere ben 98.468 quasi il doppio (+95%) rispetto ai dati registrati nel 2011. Geograficamente è il Nord Italia che si aggiudica il maggior numero di vendite all’asta (45%), segue il Sud (22%), il Centro (18%) e infine le Isole (15%). A livello regionale il vero e proprio boom è stato registrato in Lombardia con quasi 20.000 vendite; a seguire, a notevole distanza, la Sicilia con 11.000 procedure archiviate.
Un altro dato significativo è sicuramente il valore degli immobili: il 68% delle case ha avuto una valutazione inferiore a 100mila €, percentuale che potrebbe salire all’88% se si considerano tutti gli immobili con valore fino a 200mila €.
Risulta evidente come questa modalità di approccio prenda una fetta di mercato sempre più importante. Da un lato troviamo chi vuole acquistare la prima casa in cui abitare, dall’altro vi è chi acquista immobili da mettere a reddito come investimento o, ancora meglio, da vendere in un secondo momento per creare un ottimo incremento di valore del bene rispetto al suo costo o al suo precedente valore.
Il contesto in cui viviamo è dalla nostra parte!
La crisi economica degli ultimi anni, il mercato immobiliare che si sta riprendendo e, soprattutto, le banche che stanno di nuovo ricominciando a concedere i mutui sono tutti segnali di in una situazione in continuo cambiamento, e il mondo delle aste immobiliari non può che seguire l’andamento instabile di questi indici.