In occasione dell’incontro “Efficienza energetica degli edifici: il valore della casa, il valore dell’ambiente” tenutosi mercoledì 21 ottobre presso lo Sportello Energia del Comune di Milano, Pierfancesco Maran, Assessore alla Mobilità e all’Ambiente, ha presentato la strategia del Comune di Milano in tema di efficienza energetica, in coerenza tra le altre cose con la monografia E3=€ “Edifici Energeticamente Efficienti: un’opportunità “di RSE S.p.A. illustrata proprio in quella circostanza.
In merito al documento redatto dalla Ricerca sul Sistema Energetico, parte del Gruppo GSE, il valore aggiunto che ne deriva è rappresentato non solo dall’analisi puntuale e multivariabile che viene fatta sul parco immobiliare italiano incrociando tipologia di edificio, anno di costruzione e sua collocazione climatica, fattori che ci indicano come la concentrazione massima di spreco energetico, per numerosità e modalità di costruzione, sia collegata agli edifici del ventennio 1961-1980 (sicuramente non localizzati nei centri storici e dunque privi di vincoli architettonici che potrebbero limitare gli interventi (facciate) o aumentarne il costo),ma soprattutto dalle vie di intervento ottimale in base anche ai tempi di ritorno.
Proprio in relazione a quest’ultimo aspetto la ricerca rileva che “quasi nel 60 per cento degli edifici esistenti è possibile realizzare interventi dal rientro inferiore ai 15 anni con il conseguente potenziale risparmio energetico di 8 Mtep e una potenziale riduzione delle emissioni di CO2 pari a 19 milioni di tonnellate. In termini relativi vuol dire che è possibile ridurre del 33 per cento gli attuali consumi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria e del 24 per cento i consumi dell’intero settore residenziale con interventi efficaci in termini di costi e con tempi di ritorno compresi in 15 anni. Gli investimenti necessari per raggiungere tali obbiettivi ammontano a 137 miliardi di euro.”
E arriviamo dunque alla questione finanziaria. Sembra infatti che, dopo la mancanza di informazioni dell’utente finale, questa sia ilpiù importante ostacolo agli interventi di riqualificazione degli edifici secondo quanto emerso dalle interviste sull’argomentoa differenti attori coinvolti della filiera (dalle imprese alle banche, dalle associazioni agli amministratori locali e ai consumatori).
Riportando l’approfondimento:“Secondo l’opinione degli intervistati, la seconda barriera per importanza è il finanziamento dei progetti. È opinione che lo sviluppo del mercato sia fortemente rallentato dal difficile coinvolgimento di soggetti finanziari che consentano investimenti significativi caratterizzati da lunghi tempi di rientro.”
Per superare questa barriera, la via intrapresa da Banca Popolare di Milano con Harley&Dikkinson è un primo importante esempio di presa di posizione e passo in avanti verso il finanziamento più agevolato per lavori energeticamente impattanti.
Poter infatti garantire il superamento di covenants bancari predefiniti nella richiesta di finanziamento per un intervento ad un condominio, grazie al risparmio che questo avrà a seguito dell’intervento stesso, dimostra la volontà di H&D e dell’ecosistema in cui opera di far evolvere il settore e tutti i soggetti che in esso operano.