Ci eravamo lasciati dicendo che “gli scenari di cambiamento e la crescente insicurezza nelle economie emergenti, rendono le economie avanzate più interessanti”. Beh i segnali che arrivano dal mercato immobiliare fanno ben sperare seppur nella consapevolezza che i livelli raggiunti prima della crisi restano ancora lontani.
L’ultima nota trimestrale realizzata dall’Omi (Osservatorio del Mercato Immobiliare realizzato dall’Agenzia delle Entrate) segnala che, rispetto a dodici mesi prima, nel secondo trimestre del 2016 il settore residenziale ha registrato un importante aumento delle compravendite pari al 22,9% che insieme alle discrete performance dei trimestri precedenti sta riconducendo il mercato immobiliare ai livelli di compravendita antecedenti la crisi del 2012, seppur molto lentamente.
La conferma della ripresa del mercato immobiliare italiano arriva anche dall’Istat; riguarda sia il comparto dell’abitativo ed accessori (150.015 i trasferimenti di proprietà, +18,6% sul corrispondente trimestre del 2015), sia i trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico (9.041, +8,0%).
Il comunicato stampa dell’Istat fornisce anche una panoramica sulla differenziazione geografica in cui è facilmente percepibile che l’aumento percentuale delle compravendite di immobili è stato osservato in tutta Italia con un dato particolarmente preponderante nel Nord-ovest della penisola (+24,9%). Inoltre, l’aumento più indicativo delle convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari si è registrato nei grandi centri metropolitani.
Spicca in particolare il dato di Bologna, che dopo il balzo di 12 punti percentuali nel primo trimestre cresce di altri 14 punti, attestandosi ad un +33,5%. Seguono Milano, che sfiora una variazione del 30 per cento (+29,7%), Napoli (+25,3%), Torino (+24,3%) e Firenze (+23,3%). Crescita a doppia cifra, sebbene ridimensionata rispetto alle altre città, anche per Roma (+12,4%) e Palermo (+12%).
Prosegue l’andamento positivo anche di mutui e finanziamenti: secondo l’Istat, “le convenzioni erogate sono state 88.036, il 29,2% in più rispetto allo stesso trimestre 2015. La ripresa dei mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipotetica immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche è più accentuata nelle Isole (+41,7%) che al Nord (+31,9%), al Sud (+30,7%) e al Centro (+28,3%)”.
Come per il caso delle compravendite, anche per i mutui e finanziamenti la differenza geografica parla chiaro: crescita maggiore nei grandi centri urbani (+33,5%) rispetto ad una ripresa più contenuta nei piccoli centri (+26,0%).
Come abbiamo riportato i segnali che arrivano dal mercato sul fronte delle compravendite e dei mutui sono all’insegna della crescita, ad attestazione di un mercato tornato dinamico sia sul fronte della domanda, che dell’offerta. Una condizione che fa ben sperare non solo chi è interessato a comprare o vendere casa, ma anche a livello di sistema, considerata l’importanza del settore immobiliare per tutta l’economia italiana.