Rubrica a cura di Rossana Galdini
Pubblichiamo la seconda parte dell’articolo della Professoressa Galdini, della scorsa settimana, sulla città di Essen
Nell’ambito dei processi messi in campo nelle città tedesche in relazione allo sviluppo sociale della città, assume particolare interesse il programma SozialeStadt, basato su un approccio alla rigenerazione urbana non più orientato esclusivamente ad aspetti urbanistici e spaziali.
Soziale Stadt è stato attuato mediante una particolare forma di azione pubblica, il management di quartiere, strumento atto ad integrare gli interventi sulla città fisica e sulla città sociale, un approccio innovativo sia per le pratiche di pianificazione urbanistica che per le politiche sociali. Per quanto riguarda Essen, il concetto di Strukturwandel su cui il programma è costruito rimanda ad un radicale processo di trasformazione del sistema economico esistente, come reazione ad una serie di cambiamenti di ordine economico, tecnico, geologico e sociale. Secondo questa definizione la Regione della Ruhr ed Essen vivono da anni un permanente processo che ha trasformato quest’area da comunità del carbone e dell’acciaio in regione dei servizi e dell’high-tech.
L’esperienza di Essen e di quelle realizzate in alcune città della Germania, offrono spunti interessanti per l’identificazione di buone pratiche nell’ambito di una politica urbana orientata alla partecipazione, alla cooperazione ed all’integrazione. Tra gli interventi realizzati, di particolare significato appare essere quello relativo allaZecheZollverein di Essen, una miniera di carbone nella valle della Ruhr, la cui architettura industriale di particolare interesse è divenuta patrimonio dell’Unesco. L’area degli stabilimenti adibita al lavaggio del carbone – che fa parte di una più grande trasformazione sulla base di un masterplan elaborato da Rem Koolhaas ed OMA – costituisce una tribuna internazionale per il design ed architettura. I nuovi usi dello ZecheZollverein, inteso come elemento profondamente radicato nelle vicende produttive della grande fabbrica sono testimoni del passaggio dal mondo industriale all’epoca dell’informazione.
L’attenzione al tema del riuso che ha coinvolto lo Zollverein e che ha portato alla realizzazione di ambienti fruibili dalla collettività come auditorium, sale concerti, piste di pattinaggio e piscine, promuove la riflessione sul tema della riqualificazione, con riferimento ai grandi complessi industriali dismessi ma anche ad ampie parti di città consolidata. Nel suo complesso la vasta operazione di rigenerazione dell’area della Ruhr ha affrontato con fermezza ed immaginazione il problema del riuso di un imponente patrimonio che ha contaminato non solo in senso estetico il paesaggio.Essen oggi è anche altro. La UE ha nominato “European Green Capital 2017” la tedesca Essen, che ha saputo trasformarsi da centro industriale in “green and sustainable city”.Il conferimento di questo prestigioso premio è il risultato di pratiche esemplari nella tutela e valorizzazione della natura e della biodiversità e degli sforzi fatti per ridurre il consumo di acqua e le emissioni di gas serra. Essen ha infatti realizzato un sistema di gestione dell’acqua in grado di evitare che raccoglierla l’acqua piovana ed evitare che entri nella rete fognaria.Essen ha utilizzato l’eredità del suo passato industriale per costruire un futuro ecocompatibile. Ha applicato il principio di lavorare con la natura e per la natura e gli straordinaririsultati sono arrivati. Tra i tanti progetti messi in campo dall’amministrazione cittadina di Essen c’è sicuramente l’utilizzo di uno smart water system per la raccolta delle acque piovane e loro riuso in ambito urbano (con copertura del 15% del territorio cittadino), la prevenzione delle inondazioni e la gestione intelligente delle falde acquifere. La lettura ed interpretazione del caso tedesco, finalizzata ad evidenziare buone pratiche per la rigenerazione urbana rileva come anche Essen può essere compresa in quel gruppo di città europee grandi e medie che hanno assunto la valorizzazione del patrimonio culturale e l’innovazione sociale e le azioni rivolte alla sostenibilità come elementi di forza dei processi di rigenerazione urbana.Un programma di investimenti green che nel tempo ha assicurato rilevanti ritorni economici e sociali, tra cui nuovi posti di lavoro, nuove professioni, crescita per le aziende, migliore qualità della via dei cittadini, servizi avanzati e una nuova immagine della città per i turisti, sino all’integrazione attiva della città in una rete europea per lo scambio di esperienze e informazioni per la promozione della green economy.
Ipotizzare strategie attente alla sostenibilità, all’ambiente ed all’impatto sociale è l’ambizioso e urgente obiettivo futuro per tutti. Essen rappresenta oggi un modello di riferimento per le altre città europee che aspirano a migliorare le proprie prestazioni ambientali e a sviluppare e ad applicare soluzioni innovative nei loro progressi verso gli obiettivi di sostenibilità.
Rossana Galdini
Sapienza Università di Roma